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Una  vacanza da vivere a colori

IL BLOG DI CALABRIADREAMIN

ESCURSIONE A MONTE FISTOCCHIO

2020-04-01 00:00

calabria dreamin'

ESCURSIONE A MONTE FISTOCCHIO

Siamo ai Piani di Carmelia, uno dei tanti “piani” che caratterizzano la morfologia dell’Aspromonte.Questo è il nostro punto di partenza per l’escursione che ci

Passare, anche per pochi minuti, dal rifugio Il Biancospino, è un’esperienza mistica.

Siamo ai Piani di Carmelia, uno dei tanti “piani” che caratterizzano la morfologia dell’Aspromonte.

Questo è il nostro punto di partenza per l’escursione che ci porterà fino alla cima di Monte Fistocchio.

I gestori del rifugio, Antonio e Teresa, ci accolgono come sempre con calore, aiutandoci con gli ultimi preparativi prima di metterci in cammino. I cavalli sono a riposo nelle loro stalle, le galline si sentono a stento chiocciare in lontananza, ma la vera meraviglia è Margherita, il capriolo recuperato e affidato alle cure di questi amanti della montagna, che segue come un’ombra il suo amico a quattro zampe, Achille, il grosso cane bianco, il vero padrone del posto, che a sua volta ci passa accanto sonnolento, quasi per assicurarsi che ci togliamo presto dai piedi.

Lasciarsi tutto questo alle spalle ci costa un po’ di fatica, ma preso tutto l’occorrente dalle nostre auto, siamo finalmente pronti per partire.

L’aria è ancora frizzantina, nonostante siamo a metà aprile, e qualcuno ritiene saggio tenere un berrettino di supporto, soprattutto in mancanza di una dotazione tricologica naturale… Arrivati sulla via parzialmente asfaltata che ci condurrà all’incrocio con la provinciale e subito alla cosiddetta Via delle Fontanelle, la primavera ci avverte che è arrivata anche qui, a 1300 m slm, con un giallo fiorire di narcisi a bordo strada.

Il vociare allegro dei ragazzini del gruppo fa presagire una giornata tutt’altro che tranquilla, ma si rivela essere sintomo di grande interesse e curiosità.

Ora siamo sulla Via delle Fontanelle, uno sterrato che attraversa un bosco di faggi, pini e giovani abeti e prende il suo nome dalle numerose fonti d’acqua sul percorso. Un occhio attento intuisce un cambiamento che sta avvenendo, ma che richiederà ancora qualche decennio per essere completo. È l’avvicendarsi delle essenze nel bosco, quel naturale alternarsi di specie arboree che rendono la natura così meravigliosa ed efficiente.

Un gruppo di ciclisti ci raggiunge, qualcuno si ferma a scambiare quattro chiacchiere, qualcun altro si lascia andare ad una manovra un po’ troppo spericolata prendendosi qualche (meritato) improperio.

Tutti sono intenti a fotografare i torrenti che attraversano la pista incuranti dell’intervento dell’uomo o i delicati riflessi che il sole provoca filtrando tra le giovani e verdi foglie dei faggi. Si crea un ricordo, si immortala un momento che rimane irripetibile.

Ed eccoci di nuovo sull’asfalto, ancora per un po’. È la strada che, da Montalto, porta a San Luca, uno dei comuni con il territorio più ampio in Aspromonte. La percorriamo per un tratto, qualche tornante, un rettilineo leggermente in salita, alberi dalle fogge strane ed ecco il cartello che ci indica la deviazione per l’ambita cima. Dalla strada si stacca un’ampia pista, in questo periodo è puntellata di minuscoli fiori bianchi, sembra di camminare all’interno del disegno di un bambino. I ciuffi d’erba verde, la terra scura e le rocce grigie completano l’armonia dei colori delicati di Fistocchio. O Pistocchìo, come dicono quelli del posto. Pare che i cartografi piemontesi, dopo l’unità d’Italia, ebbero un gran da fare a trascrivere i toponimi aspromontani sulle loro carte, stravolgendoli, a volte in parte a volte totalmente.

Qualcuno sbuffa per la ripida salita, qualcun altro lo prende in giro punzecchiandolo con un bastoncino e rischiando di provocare una valanga umana giù fino alle falde del monte. Ma, alla fine, eccoci. Il cielo è appena attraversato da un sottile velo di umidità, ma la visuale è buona. Dalla cima riusciamo a vedere il mar Tirreno, da una parte, con la Piana di Gioia Tauro e la miriade di paesi che formano questa caotica scacchiera in perfetto equilibrio con la natura.

monte-fistocchi-1585689227.jpg
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