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COSA VEDERE IN CALABRIA: IL LAGO DI ANGITOLA, OASI NATURALE NEI PRESSI DI PIZZO

2021-03-12 19:36

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COSA VEDERE IN CALABRIA: IL LAGO DI ANGITOLA, OASI NATURALE NEI PRESSI DI PIZZO

IL LAGO DI ANGITOLA E I RUDERI DI ROCCA ANGITOLA

COSA VEDERE IN CALABRIA: IL LAGO DI ANGITOLA, OASI NATURALE NEI PRESSI DI PIZZO

È stato creato nel 1966 sbarrando il corso del fiume Angitola, da cui prende nome.

Nei pressi del lago si trovano i ruderi di Rocca Angitola.

Nel 1975 l'area del lago è stata riconosciuta come oasi naturalistica e affidata in gestione al WWF Calabria. Dal 1985 è stata definita zona umida di importanza internazionale.

L'area del lago, pur non essendo contiguo ad esso, ricade nella perimetrazione del Parco naturale regionale delle Serre.

Inoltre, il lago di Angitola e le dune di Angitola sono due siti di interesse comunitario riconosciuti dal Ministero dell'Ambiente.

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Flora e fauna

Attorno al lago sono prevalenti oliveti e macchia mediterranea. Vi è inoltre una fascia di rimboschimento a pino d'Aleppo. Sulle rive sono presenti esemplari di pioppo nero, cannucce tife, salice bianco, ontano nero, eucalipto e quercia da sughero.

L'area attrae numerose specie di uccelli, tra cui: falco pescatore, falco di palude, airone bianco, airone rosso, airone cenerino, cormorano, garzetta, germano reale, gabbiano corallino, mignattaio, spatola e svasso maggiore

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Rocca Angitola

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Rocca Angitola è una frazione del Comune di Maierato, in Provincia di Vibo Valentia. È posto su un colle che guarda il bacino del lago dell'Angitola, dove ancora si ergono ancora i ruderi della città antica.

 

La leggenda vuole che la città fosse sorta sulle rovine dell'antica Crissa, fondata dal focese Crisso, fratello di Panopeo e prendesse il suo nome in tempi moderni dall'essere edificata sopra una Rocca dirimpetto al fiume Angitola. Durante il medioevo fu denominata Rocca Niceforo, in onore del condottiero bizantino Niceforo Foca il vecchio, che riuscì più volte a sconfiggere i saraceni, ed in epoca tardomedievale fu chiamata Kastron. Era cinta di mura e munita di torri e dai registri angioini risulta che nel 1276 contasse 1228 abitanti. Nella Reintegra scritta, con licenza di Ferdinando d'Aragona Re di Napoli, nell'anno 1474 risulta che Rocca Angitola aveva sotto la sua giurisdizione diciotto casali.

Nel 1532 vengono registrate 141 famiglie che passano a 263 nel 1545, ed a 275 nel 1651. Da questo momento inizia lo spopolamento favorito anche dai terremoti del 1638 e 1659. La città fu ufficialmente dichiarata abbandonata nel 1772. Infine il terremoto del 1783 distrugge le ultime, ormai abbandonate, costruzioni. Nel 1783 i pochi oggetti sacri risparmiati dal terremoto vennero portati nei paesi vicini, le tre campane della chiesa parrocchiale furono sistemate sul campanile della chiesa parrocchiale di Maierato, ed una di esse è tuttora in funzione. Lo splendido Crocifisso del 1400, noto come il "Padre della Rocca" fu trasferito nella collegiata chiesa matrice di San Giorgio Martire di Pizzo.

 

FOTO SOTTO:

 

  • Il lago Angitola visto dalla Rocca Niceforo o Rocca Angitola.
  • Rocca Angitola, Ruderi del Castello
  • Rocca Angitola, Ruderi Chiesa di San Nicola
  • Rocca Angitola, Ruderi Torremastio Normanna
  • Stemma Araldico sulla campana rilocata sul campanile della chiesa matrice di Maierato
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