La Calabria, terra ricca di fascino e di tesori nascosti, regala ai suoi visitatori un'ampia varietà di paesaggi, culture e sapori. Tra le sue attrattive più suggestive spicca la Costa Viola, un tratto di costa tirrenica che si estende da Reggio Calabria a Capo Vaticano, caratterizzato da scogliere a picco sul mare, spiagge di sabbia dorata e borghi marinari pittoreschi.
Un'escursione panoramica sul Sentiero dei Francesi
Il Sentiero dei Francesi, conosciuto anche come Selvaggio Viola o Sentiero del Vino, è uno dei percorsi più suggestivi della Calabria tirrenica. Si sviluppa per circa 3 km lungo un crinale panoramico e vertiginoso che parte dalla frazione Ceramida di Bagnara Calabra.
Storia e caratteristiche del sentiero
- Anticamente utilizzato per il trasporto dell'uva dai terrazzamenti collinari al mare.
- Oggi rappresenta uno dei percorsi naturalistici più suggestivi del Mediterraneo.
- Il tratto finale, e probabilmente più impegnativo, del sentiero Tracciolino (percorso coast to coast che da Palmi conduce a Bagnara).
Descrizione del percorso
- Il punto di partenza è il cocuzzolo denominato ‘U Munti’, da cui si gode di una vista mozzafiato sullo Stretto di Messina, Capo Vaticano e Scilla.
- Il sentiero si snoda tra selvaggi dirupi e declivi scoscesi, un tempo occupati da terrazzamenti coltivati.
- Si arriva alla grotta di San Sebastiano, un tempo rifugio di montanari ed eremiti, purtroppo deturpata da scavi archeologici.
- Proseguendo lungo il sentiero si giunge al tunnel Murat (o tunnel dei francesi), un traforo scavato nella roccia nel 1806 per difendere la costa dall'esercito inglese.
- Il tunnel offre una suggestiva vista sul porticciolo di Bagnara..
FOTO SOPRA: Un'incredibile vista del Tunnel militare francese a Rocchi.Questa straordinaria fotografia, scattata con un teleobiettivo dalla mezza costa all'estremità nord di Rocchi, ci offre una suggestiva prospettiva dell'ingresso fortificato e della prima parte del percorso interno del Tunnel militare francese.
La visibilità si estende fino a poco prima della curva che conduce all'uscita sulla Costiera. L'apertura che si intravede in fondo è proprio il "foro" che si può ammirare chiaramente guardando Gramà dalla base della Torre di Rocchi.
Questa apertura fu realizzata dai francesi per posizionare un obice da sei pollici a difesa della baia di Rocchi contro eventuali sbarchi delle truppe britanniche del generale Stuart, dislocate a Messina.
(fonte:IL MASSACRO DI BAGNARA NEL 1807 di Clemente Puntillo)
FOTO SOPRA: Il fortino all'uscita del Tunnel militare francese
Oltrepassato il tunnel, all'inizio della suggestiva "Spiaggia di San Sebastiano", sorgeva un piccolo fortino, costruito tra il 1807 e il 1808.
Una scalinata in muratura, affiancata da un parapetto, ancora oggi visibile, conduceva, nascosta da un incavo nella Costiera, fino al fortino.
Su di esso era posizionato un cannone da otto pollici, con lo scopo di contrastare i convogli militari nemici che costeggiavano la costa per effettuare sbarchi improvvisi.
Il fortino, purtroppo, crollò in epoca successiva. Le cause del crollo non sono certe: si ipotizza che sia stato danneggiato da un terremoto o colpito da una bordata di una delle frequenti fregate inglesi che incrociavano in quelle zone.
A testimonianza della sua esistenza rimane un evidente incavo regolare sulla fiancata della montagna, che ne identifica la posizione aggrappata alla roccia.((fonte:IL MASSACRO DI BAGNARA NEL 1807 di Clemente Puntillo)
Come raggiungere l'ingresso del Tunnel militare francese dalla spiaggia di Rocchi?
I francesi, per raggiungere l'ingresso del tunnel dalla spiaggia di Rocchi, crearono un sentiero che attraversava la foce del ruscello che scorre nel Vallone Granaro, situato proprio a ridosso di Gramà.
Ecco le tappe del percorso:
- Partendo dalla spiaggia di Rocchi, si risaliva il Vallone Granaro lungo il sentiero tracciato dai francesi.
- Si attraversava la foce del ruscello, che all'epoca era un torrente con un discreto volume d'acqua.
- Si proseguiva lungo il sentiero, che costeggiava Gramà e si snodava attraverso la fitta vegetazione del vallone.
- Si raggiungeva l'ingresso fortificato del Tunnel militare francese, situato in una posizione strategica che permetteva di controllare la baia di Rocchi.
Ancora oggi è possibile individuare alcune tracce di questo percorso:
- La massicciata, ovvero il basamento del sentiero, è ancora visibile in alcuni tratti.
- L'invaso del torrente Granaro, che conserva la sua caratteristica forma a "U".
- Il fitto canneto che costeggia il sentiero, che offre un riparo naturale dal sole e dalla pioggia.
Un percorso alternativo:
Esisteva un percorso alternativo per raggiungere l'ingresso del tunnel, utilizzato principalmente dai soldati per evitare di essere visti dai nemici. Questo sentiero, conosciuto come "Tracciolino" o "sentiero del vino", partiva dalla base della Torre di Rocchi e si snodava lungo la costa, offrendo una vista panoramica mozzafiato.
La Torre di Rocchi:
La Torre di Rocchi, costruita per difendere la rada dagli attacchi dei pirati saraceni, svolgeva un ruolo strategico nella difesa della costa. La sua posizione elevata permetteva di controllare il mare e di avvistare in anticipo eventuali minacce.
Il ruscello del Vallone Granaro:
Il ruscello del Vallone Granaro, un tempo un torrente con un discreto volume d'acqua, era un punto di riferimento importante per i pirati saraceni che cercavano acqua per le loro navi. La costruzione della Torre di Rocchi aveva lo scopo di impedire che queste incursioni avvenissero con frequenza.
Foto Sopra: La Torre di Capo Rocchi.
La Torre di Capo Rocchi, situata nel territorio di Bagnara Calabra, sorge su una rocca a picco sul mare. La sua posizione strategica, a 18 canne (circa 37 metri) dal mare, le conferiva una funzione di primaria importanza per la difesa della costa.
Forma e dimensioni:
La torre è di forma circolare, con un diametro di 21 palmi (circa 5,25 metri). La sua struttura è massiccia, con una base di 4 palmi (circa 1 metro) di spessore sul lato di terra e 5 palmi (circa 1,25 metri) sul lato di mare. L'altezza totale della torre è di 48 palmi (circa 12 metri), di cui 22 palmi (circa 5,5 metri) dalla base ai cordoni e 26 palmi (circa 6,5 metri) dai cordoni in su.
Materiali e costruzione:
La torre è stata costruita in pietra calcarea locale, con un sistema di muratura a sacco. Le pietre sono state disposte in corsi regolari, con malta di calce come legante. La struttura è stata rinforzata con l'utilizzo di cordoni in pietra, che si possono ancora oggi osservare.
Funzione e storia:
La Torre di Capo Rocchi faceva parte di un sistema di torri costiere di avvistamento e difesa, costruite in Calabria tra il XVI e il XVII secolo per proteggere la costa dalle incursioni dei pirati saraceni e dei turchi. La torre era presidiata da una guarnigione di soldati, che avevano il compito di avvistare eventuali navi nemiche e di dare l'allarme alle popolazioni costiere.
La Torre di Capo Rocchi oggi:
La Torre di Capo Rocchi è ancora oggi ben conservata. È possibile visitarla ed ammirare la splendida vista panoramica sul mare e sulla costa calabra. La torre è un importante esempio di architettura militare e un prezioso simbolo della storia di Bagnara Calabra..
Difficoltà e consigli
- La difficoltà è di tipo escursionistico.
- La lunghezza è di circa 6 Km a/r per tutto il percorso.
- Il tempo di percorrenza è di circa 4 ore.
- Si consiglia un abbigliamento comodo e scarpe da trekking.
Punti di interesse
- Il panorama mozzafiato sullo Stretto di Messina, Capo Vaticano e Scilla.
- I terrazzamenti coltivati a vite.
- La grotta di San Sebastiano.
- Il tunnel Murat.
Note:
- Il sentiero è privo di manutenzione in alcuni tratti.
- Si consiglia di prestare attenzione durante l'escursione.
- E' possibile percorrere il sentiero con una guida esperta.
Informazioni utili:
- Come arrivare: Bagnara Calabra è raggiungibile in auto, treno e autobus.
- Dove dormire: A Bagnara Calabra sono presenti diverse strutture ricettive.
- Cosa mangiare: Bagnara è ricca di ottimi ristoranti che fanno piatti tipici
Cosa fare e vedere nei dintorni:
- Visitare il borgo di Bagnara
- Rilassarsi sulle spiagge della Costa Viola.
- Esplorare i borghi marinari della costa Viola.
- Degustare i prodotti tipici della Calabria.
Conclusioni
Il Sentiero dei Francesi è un'escursione impegnativa ma ricca di fascino, che offre la possibilità di ammirare alcuni dei paesaggi più suggestivi della Calabria. Un'esperienza da non perdere per gli amanti della natura e del trekking.