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THE CALABRIA DREAMIN BLOG

Villa Repaci a Palmi: un gioiello liberty affacciato sul mare

2024-02-26 11:53

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Villa Repaci a Palmi: un gioiello liberty affacciato sul mare

orge a Palmi, in Calabria, Villa Repaci, un'elegante dimora in stile liberty che domina la costa tirrenica con la sua bellezza e il suo fascino.

Villa Pietrosa o Villa Leonida Repaci

 

Sorge a Palmi, in Calabria, Villa Repaci, un'elegante dimora in stile liberty che domina la costa tirrenica con la sua bellezza e il suo fascino. Costruita nel 1907 per volere di Leonida Repaci, illustre scrittore calabrese, la villa è oggi un museo aperto al pubblico.

La villa:

L'edificio si presenta con una struttura a due piani, caratterizzata da linee sinuose e morbide, tipici del Liberty. La facciata principale è decorata con maioliche colorate e stucchi floreali, mentre il piano terra è impreziosito da un porticato con colonne di marmo. All'interno, la villa si articola in diverse stanze, arredate con mobili d'epoca, dipinti e oggetti d'arte.

Il giardino:

La villa è immersa in un rigoglioso giardino all'italiana, ricco di alberi secolari, fiori colorati e viali alberati. Dal giardino si gode una vista mozzafiato sul mare e sulla costa calabra.

Il museo:

Al piano terra della villa è allestito un museo dedicato a Leonida Repaci. Il museo ospita una ricca collezione di manoscritti, lettere, fotografie e oggetti personali dello scrittore. Inoltre, sono esposte opere d'arte di artisti calabresi e di altri artisti italiani del Novecento.

Eventi e attività:

Villa Repaci è un luogo di cultura e di eventi. Durante l'anno, la villa ospita concerti, mostre d'arte, conferenze e presentazioni di libri. Inoltre, la villa è disponibile per matrimoni, eventi privati e meeting aziendali.

 

Informazioni utili:

  • Indirizzo: Via Giuseppe Garibaldi, 10 - 89015 Palmi (RC)
  • Orari di apertura:
    • Lunedì - Venerdì: 9:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00
    • Sabato: 9:00 - 13:00

Consigli:

  • La visita alla villa è consigliata a tutti gli amanti della cultura, dell'arte e della storia.
  • Il giardino della villa è un luogo ideale per rilassarsi e godere della vista sul mare.
  • La villa è facilmente raggiungibile a piedi dal centro di Palmi.

Villa Repaci è un luogo unico e speciale, che merita di essere visitato per scoprire la bellezza della sua architettura, la ricchezza del suo museo e la suggestiva atmosfera del suo giardino. Un vero e proprio gioiello liberty affacciato sul mare, che rappresenta un importante patrimonio culturale per la città di Palmi e per l'intera Calabria.

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FOTO SOPRA: vista dalla guardiola, foto: Enzo Pezzimenti


Dalla Guardiola, lo sguardo si perde in un incanto, un panorama che rapisce il cuore e la mente.

L'Etna, gigante possente con la sua candida cima, veglia sul mare come un antico nume.

Le Eolie, isole di fuoco e mistero, gemme preziose in un mare di zaffiro.

Capo Vaticano, un promontorio di roccia, si protende verso l'infinito con fierezza.

I tramonti, infuocati di passione e di magia, dipingono il cielo di viola, regalando un'estasi.

La costa Viola, un tesoro nascosto, un eden di verde tra cielo e mare.

Un luogo protetto dagli dei, un angolo di paradiso da vivere e da amare.

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FOTO SOPRA: La Villa La Guardiola, situata a Palmi, è un balcone a picco sul mare Tirreno, di fronte alle Isole Eolie. Questa villa faceva parte del parco di circa cinque ettari che circonda la casa della famiglia Repaci. La madre di Leonida Repaci volle lasciare questa villa al figlio, e fu proprio qui che Repaci trascorse momenti ispiratori per le sue opere, come l’affaccio da cui poteva sentire il suono dei flutti. La Guardiola fu fondamentale per la sua famosa saga letteraria, La Storia dei Rupe

Leonida Repaci

 

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Leonida Repaci completò gli studi superiori a Torino, ma la prima guerra mondiale lo costrinse a interrompere gli studi. Arruolato e inviato al fronte, ottenne una medaglia d’argento e un congedo illimitato dopo essere stato ferito a Malga Pez. Tornato a Palmi, scrisse il poemetto La Raffica, ispirato alla morte di tre dei suoi nove fratelli a causa dell’epidemia di spagnola.

Durante l’occupazione delle fabbriche, Antonio Gramsci lo coinvolse nella rivista L’Ordine Nuovo, dove Repaci scrisse articoli critici contro i prodromi della nascente dittatura fascista, accanto a celebri letterati come Gobetti, Lenin, Trotsky e Thomas Mann. Dopo la marcia su Roma, Repaci si trasferì a Milano, continuando a collaborare con lo pseudonimo di Gamelin.

A Milano, Repaci curò le critiche teatrali e musicali sulla terza pagina dell’Unità, tenendo la rubrica fino al 1925. La sua intransigenza ideologica lo portò a difendere Federico Ustori, uno degli imputati dell’attentato al teatro Diana, ponendosi esplicitamente contro il regime. Addirittura, tra il 1922 e il 1924, si misurò in duello contro Galeazzo Ciano e fu padrino nel duello contro Farinacci

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