Quattro meraviglie di Reggio di Calabria e della sua provincia, l’Aspromonte, la Costa Viola, lo Stretto e l'area Grecanica
Se siete alla ricerca di un posto incantevole da visitare in Calabria, allora Reggio Calabria e la sua provincia sono il luogo perfetto per voi. Già più di 150 anni fa, Edward Lear descriveva la provincia di Reggio di Calabria come uno dei luoghi più belli che si possano trovare sulla terra, e ancora oggi, questa zona è caratterizzata dalla bellezza incontaminata delle sue scogliere perlacee della Costa Viola, e dall'aspro e impenetrabile Aspromonte.
Gli agrumeti, i bergamotti, le vigne e i gelsomini profumati sono ancora lì, e da Montalto, la vetta più alta dell'Aspromonte, raggi di sole filtrano dalle nuvole colorando di mille tonalità i pendii del massiccio, fino a riflettersi nel blu intenso del Mediterraneo. La montagna - si dice - è dimora della Sibilla: la sua casa è in una grotta tra Montalto e Polsi, fra castagni giganteschi.
La provincia di Reggio Calabria è una terra che offre ebbrezze cristiane, leggende pagane, scorrerie di pirati, campi coltivati e boschi impenetrabili. Poco sopra San Luca, il paese di Corrado Alvaro, ci sono monoliti attraenti come i loro nomi: Pietra di Febo, Pietra Lunga, Pietra Castello e Pietra Cappa, alta più di 100 m; e a Cànolo le 'Dolomiti del Sud' sono precedute da verdi colline e gradinate sul mare.
Ci sono ancora antiche tradizioni e in un ristretto nucleo collinare si parla ancora il greco: spuntano Amendolea, Roccaforte del Greco, Ghorìo, Condofuri, Roghudi, Bova, borghi la cui etimologia non lascia dubbi. E ancora il tempio dei Dioscuri, il teatro greco-romano, il santuario di Persefone, Locri.
L'antica Caulonia pone le sue radici nel più grande conflitto che la storia antica conosca: la guerra di Troia!
A Scilla, la Venezia del Sud, la ninfa trasformata dalla maga Circe in mostro rivive sulla mitica rupe, mentre a Bagnara Calabra le cerimonie legate alla pesca del pesce spada risalgono al tempo dei fenici. Appuntamento col medioevo a Gerace, con le botteghe dei vasai in grotte artificiali, il castello, la bellezza irripetibile della Cattedrale.
Ci sono ancora il fascino degli artigiani del legno a San Giorgio Morgeto e delle botteghe di ceramica a Seminara, ci sono i sapori del vino greco di Bianco e dello zibibbo e dei torroni di Bagnara, e visioni ancora fiabesche nei borghi arroccati, nelle case saldate alle rocce di Pentedàttilo e Palizzi, nei terrazzi coltivati a vigneti che guardano il mare tra Palmi e Bagnara. A Palmi, la città della Varia, potrete incontrare la cultura di Leonida Repaci
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