COSA VEDERE IN CALABRIA: Reggio Calabria è stata definita, dal poeta Gabriele D'annunzio, il più bel chilometro d'Italia ed è anche conosciuta come la città della fata Morgana per via del rraro fenomeno ottico-mitologico della Fata Morgana, durante il quale la costa siciliana sembra distare solo pochi metri ed è possibile distinguere molto bene case, auto e persone
Reggio Calabria è una città costiera della Calabria, separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina. Il Museo Archeologico Nazionale ospita i Bronzi di Riace, una coppia di antiche statue Greche a grandezza naturale. Nelle vicinanze, il Museo del Bergamotto mette in mostra gli strumenti utilizzati per estrarre l'olio da questo agrume. A est, sulle montagne, il Parco Nazionale dell'Aspromonte presenta boschi di faggi e pini popolati da lupi, cinghiali e cervi.
Il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, noto anche come Museo nazionale della Magna Grecia, è un museo di proprietà del Ministero per i beni e le attività culturali. Esso espone una notevole collezione di reperti provenienti dalla Magna Grecia, tra cui bronzi di Riace, una testa del filosofo, una testa di Basilea e un acrolito di Apollo Aleo. Il museo è stato fondato come nucleo del materiale ceduto dal museo civico della città e si è arricchito grazie a varie campagne di scavo condotte dalla Soprintendenza archeologica della Calabria. Il museo ospita anche mostre temporanee nella corte del museo. L'edificio che ospita il museo, il Palazzo Piacentini, fu progettato da Marcello Piacentini e costruito tra il 1932 e il 1941. È considerato un capolavoro dell'architettura museale grazie alla sua struttura monumentale, le sue ampie vetrate che illuminano gli ambienti espositivi e i grandi decori scolpiti sulla facciata principale che riproducono le monete delle città della Magna Grecia.
Il lungomare Falcomatà, noto anche come lungomare Matteotti, è una splendida passeggiata che si estende per circa 1,7 km lungo la costa di Reggio Calabria, dal piazza Indipendenza alla piazza Garibaldi. Il suo nome rende omaggio al sindaco Italo Falcomatà, figura fondamentale nella "Primavera di Reggio". L'area costiera del centro storico di Reggio Calabria è delimitata dal porto e dal fortino a mare (l'antico Castelnuovo presso punta Calamizzi) e comprende il lungomare Falcomatà, il lungomare Matteotti, il corso Vittorio Emanuele III e il viale Genoese Zerbi. In generale, tutta questa zona è conosciuta come via Marina.
Il lungomare offre una vista mozzafiato sul mare e sulla costa circostante, ed è caratterizzato da una grande varietà di piante, tra cui numerosi palmizi. Lungo il viale si possono ammirare diversi edifici in stile liberty, molti dei quali risalenti alla ricostruzione della città avvenuta alla fine del XIX secolo, come il palazzo Zani, il palazzo Spinelli e la villa Genoese Zerbi. Inoltre, lungo la passeggiata si trovano numerosi monumenti commemorativi, una fontana monumentale e alcuni siti archeologici che testimoniano l'epoca greco-romana della città, come tratti delle mura di cinta della città greca e un impianto termale romano.
Tra il mare e la passeggiata si trova l'arena dello Stretto, un teatro in stile greco che ospita eventi culturali e di intrattenimento soprattutto nei mesi estivi. Sul molo di Porto Salvo, di fronte all'arena, si trova il monumento a Vittorio Emanuele III, che qui sbarcò per la prima volta in Italia il 31 luglio 1900.
Il Castello Aragonese è uno dei simboli storici di Reggio Calabria, insieme ai celebri Bronzi di Riace e al Museo Archeologico Nazionale. Anche se il suo nome richiama l'epoca aragonese, in realtà la sua costruzione risale all'era bizantina, tra il IX e l'XI secolo, quando Reggio era la capitale del Thema di Calabria. Situato nella suggestiva piazza Castello tra via Aschenez e via Possidonea, il castello è la principale fortificazione della città. Dopo una serie di lavori di restauro e la valorizzazione degli spazi circostanti, il Castello Aragonese ospita mostre temporanee ed eventi culturali. Dal 1956, inoltre, all'interno del castello ha sede l'osservatorio dell'Istituto nazionale di geofisica.
Il Teatro Cilea è un tempio dell'arte e della cultura della città di Reggio Calabria. Questo edificio, intitolato al celebre musicista calabrese Francesco Cilea, è stato costruito alla fine del secondo decennio del XIX secolo. Il Teatro Cilea si presenta come una struttura elegante e raffinata, caratterizzata da un foyer di grande fascino e da un imponente sipario rosso sul proscenio. Dopo il restauro, che ha restituito il teatro alla città dopo oltre un decennio di lavori, la sua bellezza è stata esaltata dall'attenzione per i dettagli dell'architettura e degli arredi.
Il Teatro Cilea di Reggio Calabria è il più grande teatro della regione, con una capacità di 1.500 posti. Situato in una posizione privilegiata, di fronte a Palazzo San Giorgio, occupa un'area compresa tra il corso Garibaldi ad ovest, la via cattolica dei Greci a sud, la via del Torrione ad est e la via Osanna a nord.
Il palcoscenico del Teatro Cilea è stato testimone di una lunga tradizione artistica, che ha visto esibirsi grandi nomi della scena italiana e internazionale. Tra di essi spiccano le performance della celebre Maria Callas e del grande tenore Luciano Pavarotti.
All'interno dell'ala nord del Teatro Cilea si trova la Pinacoteca Civica di Reggio, con opere di autori di fama mondiale come Mattia Preti, Luca Giordano, Pietro Bernini, Antonello da Messina, Alonso Rodriguez (allievo di Caravaggio) e Renato Guttuso.
Il Teatro Cilea offre ogni anno un programma ricco di eventi, che soddisfa tutti i gusti del pubblico. Il Rhegium Opera Festival è un grande appuntamento con l'opera e la musica sinfonica, che unisce tre distinti festival in un unico evento, portando in scena opere importanti come La Traviata di Verdi, il Don Giovanni di Mozart e la Norma di Bellini. Inoltre, la stagione del Cilea ospita spettacoli di gruppi teatrali locali, come la Compagnia Scena Nuda con il suo Festival dei Miti Contemporanei, e la stagione di Officine dell'Arte con la sua proposta di comicità.
In sintesi, il Teatro Cilea è un luogo dove arte e cultura si incontrano in un'atmosfera di grande fascino e raffinatezza, rappresentando una parte fondamentale della storia e dell'identità culturale di Reggio Calabria.
La Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, ubicata presso il Teatro Francesco Cilea, espone opere d'arte di particolare rilevanza artistica. Tra queste spiccano le tavolette dipinte da Antonello da Messina, le opere di Mattia Preti, Giuseppe Benassai e Renato Guttuso. La sezione scultorea è dedicata a busti marmorei ed alle sculture classiche.
Inaugurata nel 2008 dal presidente della Camera Gianfranco Fini, la Pinacoteca è stata incaricata di esporre le raccolte di proprietà del Comune, precedentemente sparse in altri musei ed uffici, come il Museo Nazionale della Magna Grecia, Palazzo San Giorgio e la Biblioteca Pietro De Nava. Il progetto di restauro e allestimento museale è stato curato dal Prof. Arch. Fabio Mariano.
Le opere più antiche (XV-XIX secolo) derivano dalle collezioni dell'ex-Museo Civico, fondato nel 1882 e soppresso nel 1948, mentre le opere più moderne (XIX-XX secolo) sono state acquisite tramite acquisti e donazioni.
Tra le opere più pregevoli spiccano le due tavolette lignee "San Girolamo penitente" e "Tre angeli in visita ad Abramo" di Antonello da Messina, acquistate dal Comune di Reggio Calabria nel 1890. Tra le opere statali si possono ammirare "Il ritorno del figliol prodigo" di Mattia Preti e "La battaglia di Capua" di Andrea Cefaly.
Numerose sono le opere di artisti calabresi, come i paesaggi di Ignazio Lavagna Fieschi e Giuseppe Benassai, le sculture di Francesco Jerace, le tele di Rubens Santoro, Francesco Raffaele, Antonio Cannata e Enzo Benedetto, e le sculture di Pasquale Panetta e Saverio Gatto. Tra gli artisti non calabresi si annoverano Giovanni Omiccioli, Giampiero Restellini e Renato Guttuso.
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