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Una  vacanza da vivere a colori

COSA FARE IN CALABRIA

Escursioni in barca lungo la Costa Viola

Un tour in barca con bagni compresi, nelle cale più SUGGESTIVE della Costa Viola, Un mare di acque cristalline, turchesi con riflessi violacei, ti aspetta per offrirti luoghi intimi in cui rigenerarti e rilassarti

 

«Ogni cosa si tinge con le diverse tonalità del colore viola, dando vita ogni sera, con i suoi spettacolari riflessi, ad una visione sempre nuova.»

(Platone, IV secolo a.C.)

L'area deve il suo nome alla descrizione del filosofo Platone che, navigando lungo questo tratto di mare, secondo quanto riportato, rimase colpito dalle varie tonalità che assumono al tramonto il mar Tirreno, la montagna dell'Aspromonte e tutto il paesaggio circostante. Sul far della sera, il colore è dovuto a un gioco di luci e rifrazioni e dal melange del verde delle montagne incombenti sul mare e le varie tonalità dello stesso mare; il colore violaceo viene rafforzato dalle particelle sulfuree gassosse emesse dal sempre attivo e vicino vulcano Stromboli.

 

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gite in barca lungo la costa violacartografia antica costa viola

La costa viola si estende per circa 35 km . Delimitata da capo barbi nella località di Palmi a nord, e Villa San Giovanni a sud, la Costa Viola si apre nello Stretto di Messina e deve il suo nome al particolare colore che il mare assume da queste parti, ricordato in tutti i racconti degli storici antichi. La morfologia del litorale è fortemente incisa dalle propaggini occidentali del Massiccio dell'Aspromonte, che si tuffano ripidamente in mare, spesso con continui terrazzamenti, lasciando strette lingue di sabbia ciottolosa tra una digitazione e l'altra dei pendii, come nella spiaggia di Favazzina.

 

 La linea di costa, stretta tra il mare e le montagne, è dominata da alte e frastagliate costiere oltre che da graziosi e suggestivi anfratti come la "grotta dello Sparviero". Dal Monte Sant'Elia è possibile godere di un superbo panorama con sullo sfondo l'arcipelago delle Isole Eolie e i due vulcani attivi l'Etna e lo Stromboli. La strada costiera attraversa le pendici ricoperte dalla macchia mediterranea. Tutto il territorio è, inoltre, caratterizzato da terrazzamenti coltivati a vigneti a strapiombo sul mare. Le spiagge ed i vari litorali sono a tratti rocciosi, a tratti sabbiosi e a tratti ghiaiosi, dominati dai crinali dell'Aspromonte e del Monte Poro, che precipitano direttamente in mare. I fondali marini sono simili a quelli tropicali e presentano un ecosistema ancora integro. Recentemente sono state scoperte, in prossimità delle coste di Scilla, rare colonie di corallo nero mentre in quelle di Palmi, nei pressi di capo Barbi, altrettante colonie di corallo bianco. Di fronte ai lidi della Tonnara di Palmi, si trova il caratteristico "Scoglio dell'Ulivo", così denominato per la crescita spontanea di un albero di ulivo. In particolare la spiaggia di Seminara Cala Janculla è stata inserita nel 2003 tra le 11 spiagge più belle d'Italia da Legambiente. Inoltre, una parte del territorio rientra nell'elenco delle Zona di protezione speciale e dei Siti di interesse comunitario della Regione Calabria.

 

 

Lungo la Costa Viola,è possibile avvistare cetacei, delfini, mante e, soprattutto, da
maggio fino ai primi di agosto (il periodo dell’accoppiamento)capita di vedere pesci spada che saltano improvvisamente fuori dall’acqua.

Lungo la costa viola possiamo ammirare lo scoglio dell'ulivo alla cui sommità è nata e cresciuta una pianta di olivo, da cui ne deriva appunto il nome. 

 

La pianta è un olivastro (Olea europea L.), classe Magnoliopsida, ordine Scrophularikales, famiglia delle Oleaceae, detto olivo selvatico, abbastanza diffuso nella zona. L'età della vecchia pianta può essere indicata ragionevolmente in più secoli.

 

Il tronco e la stessa pianta costituiscono una sorta di "monumento naturale" che, da sempre, ha connotato lo scoglio dandole pure il nome. La pianta è un naturale "unicum scultoreo", con giochi di vuoto e di pieno, di luci e di trasparenze, formati dal particolare intreccio dei suoi rami, dalle sue radici e dal medesimo tronco contorto e levigato dal tempo, impreziosito dalla materia plasmata dalla natura, incontrastata per secoli, fatta di vento, salsedine, sole e pioggia.

Il 31 dicembre 1979 caddero alcuni massi dello scoglio, dalla sua sommità, spezzando alcune radici della pianta.

Il 16 giugno 2012, l'associazione palmese Aura Loci ha provveduto alla messa in sicurezza della vecchia pianta e alla messa a dimora di un virgulto della stessa specie.

 

Superata la spiaggia di Trachina, si arriva a quella della Pietrosa, la preferita di Leonida Repaci,
uno dei più importanti saggisti del Novecento italiano. Qui, lo scrittore cercava ispirazione per le sue opere, passando intere giornate a contemplare il paesaggio da una piccola terrazza ricavata tra le rocce a strapiombo sul mare.

 


Dopo Trachina ci troveremo  caletta rocciosa di Rovaglioso, che i sub conoscono per
l’immersione di Punta Prita, adatta a tutti. I più esperti che scendono in profondità, nuotano tra colonie di Antipathes subpinnata, il raro corallo nero.
La baia di Rovaglioso (o Porto Oreste), incastonata in una cornice di fichi d’india e zagare, è legata al mito di Oreste (figlio del re miceneo Agamennone), che pare abbia riacquistato il senno dopo essersi immerso sette volte in queste splendide acque.

 

L’escursione in barca della Costa Viola continua alla Baia delle Sirene,
raggiungibile solo via mare. Qui l’acqua è molto profonda e ha un colore
che vira dal blu al viola intenso. I diver possono entrare nella Grotta delle
Sirene, popolata da cicale di mare e migliaia di gamberetti.
Si prosegue verso l’insenatura naturale di Marinella di Palmi.

 

Poco prima, in località Motta, gli appassionati di immersioni possono esplorare
i fondali ricchi di gorgonie rosse.
Da qui a Bagnara Calabra la costa a strapiombo sul mare ricorda quella
delle Cinque Terre, grazie ai terrazzamenti che fino agli anni Sessanta
erano coltivati a Zibibbo.

 

Oggi, quasi completamente abbandonati, sono
popolati dalle capre selvatiche che facilmente si avvistano durante
un’escursione in barca della Costa Viola.


Superata Marinella di Palmi, le barche che misurano meno di 5 metri possono infilarsi nella Grotta
Perciata (bucata), dove si ammirano i meravigliosi giochi di luce creati dal sole che illumina l’acqua
trasparente.


Dopo un altro miglio di navigazione si entra nella baia di Pietra Galera, annunciata da alcuni scogli in mezzo al mare dove, si dice, venivano isolati i prigionieri catturati durante le incursioni saracene. A 4-5 metri di profondità ci sono alcune grotte dove penetra la luce solare, adatte alle immersioni per sub alle prime armi.
L’escursione in barca della Costa Viola prosegue alla spiaggetta del Leone, a cui si intreccia la storie si sant'Elia da Enna e l'imperatore Leone VI.
Dopo la Spiaggia del Leone, si avvista la Grotta delle Rondini, oggi abitata dai pipistrelli.

Monumenti e luoghi d'interesse
                                                     
Per il comune di Bagnara Calabra:La Torre Ruggiero, a base di tronco di cono sormontato da edificio cilindrico, fu costruita per difendersi dalle incursioni dei Saraceni e dei Turchiil Castello Emmarita.
Per il comune di Palmi:
  • il museo etnografico presente nella Casa della Cultura Leonida Répaci, racchiude ricche collezioni di oggetti tradizionali e d'uso comune, costumi tipici e manufatti artigianali. Importante per il numero e la varietà dei pezzi esposti, il museo è sicuramente una tappa fondamentale per conoscere il mondo dei pastori e dei contadini calabresi: la cultura, la religiosità tradizionale, le credenze legate alla magia e l'arte popolare di questa terra.
  • Mausoleo di Francesco Cilea.
 
  • Parco Archeologico dei Tauriani "Antonio De Salvo", sorge in località Taureana di Palmi, nella zona in cui anticamente sorgeva l'antica città bruzia di Tauriana (o Taureanum).
  • la cripta paleocristiana di San Fantino
  • Santuario di Maria Santissima del Carmelo
  • Villa Comunale "Giuseppe Mazzini"
  • Fontana delle Palma




     Per il comune di Scilla:
  • il Castello Ruffo
  • Marina Grande
  • il sentiero dei Ruffo, tratto dell'antica Via Popilia romana
  • l'antico borgo di Chianalea, denominato la "piccola Venezia del Sud"perché le case, costruite sugli scogli, si affacciano direttamente sul mare e sono separate le une dalle altre da piccoli vicoli che scendono direttamente nel mar Tirreno
  • le grotte di Tremusa, di origine carsica, sono ricche di stalattiti e stalagmiti e presentano le volte rivestite di fossili marini

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